venerdì 23 settembre 2011

le scienze nel rinascimento

le scienze nel rinascimento

pubblicata da Joseph Sensi il giorno giovedì 15 settembre 2011 alle ore 9.15
Le scienze del Rinascimento, funzionavano bene per la gente dell’epoca; occorre perciò prendere le distanze da quanti sostengono la ‘carenza di valore d’uso’ di quelle scienze. Infatti l’astrologia del XVI secolo “lungi dall’essere una scienza in declino godeva d’una considerazione che doveva essere ben superiore al suo reale valore d’uso. Tuttavia, è solo a posteriori che lo si può controllare; per gli uomini del Rinascimento il relativo valore d’uso dell’astrologia era non minore di quello che noi attribuiamo oggigiorno alla teoria della radioattività o della relatività. (…) Delle scienze rinascimentali, l’alchimia è quella che ha registrato i più costanti fallimenti; tuttavia, dato che essa svolgeva un ruolo importante nei rimedi della iatrochimica e persino in quelli della medicina astrologica, sarebbe impossibile negarle ogni valore d’uso. …l’alchimia non aveva motivo alcuno di ritenersi minacciata nei suoi fondamenti. Certo, l’altissimo numero dei ciarlatani l’ha screditata, ma le pratiche alchemiche di Newton ci dimostrano che essa non aveva smesso di suscitare l’interesse degli spiriti più illuminati del XVII secolo. Alcuni storici delle scienze si chiedono ancora perché, se l’alchimia costituiva il fondamentale interesse di Newton, questi abbia pubblicato di tutto, tranne i materiali attinenti alle sue esperienze alchemiche. La risposta è talmente semplice da lasciar stupiti…: Newton viveva in un’ epoca caratterizzata, sul piano politico, dal trionfo del puritanesimo il quale, va ricordato, aborriva le scienze occulte… Sicché, Newton non ha reso pubbliche le proprie esperienze di alchimia perché aveva la testa sulle spalle e preferiva che ci restasse”. In conclusione “E’ del tutto evidente che le scienze del Rinascimento, quale che fosse il loro reale valore d’uso, non erano affatto prive di valore relativo d’uso”. Lo studioso romeno ribadisce la forza delle pressioni ideologiche, che nel caso dei dogmi religiosi, piegano con forza le idee dominanti, i costumi e la vita sociale di grandi masse.

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