superstizione o wicca
superstizione o wicca
Vedere la Wicca ridotta a fenomeno da baraccone da molto fastidio, ma l’affermarsi di questa sembianza sembra inarrestabile, aumentano telefilm, cartoni animati e fumetti che deridono il paganesimo forzando questa nuova tendenza, dai contorni così oscuri da dover essere intesa come un morbo maligno.
Ora tutto è moda e tutto va deriso; la rete trabocca di indumenti e gadget wicca ma è solo un ben triste mercato dove non c’è studio ma solo ripetizioni riferite a un mondo misterico più utile a Hollywood che all’Europa.
Si riduce tutto ad accessori, abiti, spille, amuleti e talismani, candelabri, libri neri, stelle a cinque o sei punte magari fatte in cina o in india da qualche bambino ecco questo dovrebbe essere wicca ma si aggiungono ora, e a poco prezzo, filtri e pozioni reclamizzati in siti specializzati, gli WiccaShop.
C’è da rimpiangere i vecchi roghi.
“Avete bisogno di certezze?” è il refrain di questi moderni guru travestiti da mercanti, “abbiamo la soluzione” ed appaiono portafortuna, amuleti e gadget spirituali, prodotti in serie per la salute e per il benessere dell'anima, amuleti, ciondoli da appendere al collo o da custodire o tatuaggi improponibili.
Se avete sfogliato il libro di Desmond Morris, l’ antropologo autore dell’orrendo long-seller “La scimmia nuda” in cui con leggerezza spiegava senza troppi fronzoli che l'uomo è una scimmia senza coda e con meno peli? ecco cosa scrive nel suo recente libro, Amuleti e Talismani, pubblicato da Tecniche Nuove (Milano): “In genere ogni amuleto, talismano o portafortuna ci narra una storia affascinante o ci schiude un significato simbolico”.
Nel libro troviamo centinaia di amuleti e talismani divisi in alcune categorie: amuleti del regno animale, del regno minerale, botanici, religiosi, con iscrizioni, anatomici, apotropaici, con gesti protettivi, per salvaguardare la casa e in più troviamo crocette, immagini di santi ed ex-voto, che di porta fortuna non riesco ancora a capire cosa abbiano una cosa è certa ed è che ci vuole coraggio per mettere assieme gufetti, manine cornute o che incrociano le dita, feticci, cornetti e simboli new age a simboli propri delle religioni dell’ Europa.
E ormai un fenomeno ritual-fashion che si diffonde, non per scelte, ma per imitazione dei vip: i polsi con i bendel rossi (braccialetti tipici del culto della Kabbalah), ma questa non è religiosità o devozione è solamente superstizione che fa campare streghette e maghetti.
Questo attaccamento ossessivo e deleterio per oggetti materiali fa di essi stessi dei moderni idoli non un Dio quindi ma un gioiello, un abito, un logico inganno commerciale che spinge quindi a scelte ed ad azioni in funzione di essi.
Questa menzogna porta alla scomparsa dell’onore, del rispetto verso ogni Dio, del concetto di unione e appartenenza alla propria stirpe.
La Wiccan, che si proclama strega sulla base di un’antica religione fondata sul culto di un Dio cacciatore cornuto e di una Dea madre, sulla natura che è in tutte le cose (panteismo) spesso si
appassiona di riti magici, di esoterismo e occultismo o per divertimento o per fuggire la monotonia della vita quotidiana o per cercare risposte che non trovano da nessun’altra parte e nuota in questo brodo di magia, superstizione, esoterismo ed occulto, diventando sempre più insicura e sempre più è alla ricerca di punti di riferimento come se si trovasse in un vicolo cieco.
E’ nostro dovere informare sui pericoli ed ammonire, se necessario, chi è in balia di mercanti affichè capiscano che non bastano nè lustrini, né misteri oscuri, né girandole di vanità ma serve invece studio e applicazione continua per capire, nel profondo, a chi si appartiene.
relazione al Convegno Religiosità e Stregoneria
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